Spazi in rete per un’arte pubblica

Autors/ores

  • Francesca Bulian "AdAC - Archivio d’Arte Contemporanea, Università degli Studi di Genova"

Paraules clau:

Public Art, Net Art, Internet, REality

Resum

Quando trattiamo della relazione tra arte pubblica e Internet, ci scontriamo con un campo problematico. La rete è, infatti, un luogo di archiviazione elettronica di informazioni, ma anche uno spazio secondario dove l’arte pubblica può essere sviluppata. Progetti sia istituzionali che privati vanno incontro alla creazione di una “second life” con proprie regole, modellate a partire da quelle reali e che generano però una serie di nuovi interrogativi.
L’aspetto della comunicazione diventa più importante che mai: oggi il pubblico è incoraggiato all’interazione, a modificare la realtà, a mettere in discussione l’autorità tradizionale. Il potere è orizzontale: l’arte pubblica è diventata l’arte che tutti quanti possiedono, in alcuni casi prendendo parte alla sua creazione.
In Italia, a causa del ritardo delle istituzioni, l’arte pubblica attraverso il web si è affermata come un campo di controcultura sin dagli anni Ottanta. Lì gli artisti trovano uno spazio di libertà e di protesta, dove possono mettere in discussione le autorità ma anche creare una nuova possibile realtà, basata su principi di aggregazione e dei trasparenza dei dati.
Modi nuovi e alternativi che l’Italia può prendere a modello allo scopo di connettersi alla realtà e sostenere un’arte che realmente viva nella società contemporanea.

Publicades

2017-05-10

Com citar

Bulian, Francesca. 2017. “Spazi in Rete Per un’arte Pubblica”. on the w@terfront. Public Art.Urban Design.Civic Participation.Urban Regeneration 54 (May):59-66. https://revistes.ub.edu/index.php/waterfront/article/view/18658.