Post-egemonia e subalternità

l'esaurimento dei concetti politici in America Latina

Abstract

Processi come l'esplosione sociale cilena o le recenti proteste in Venezuela dopo i risultati elettorali sono alcuni dei molti esempi nella storia recente dell'America Latina che indicano l'apparente esaurimento dei meccanismi tradizionali della politica statale, così come del suo lessico politico. È con questa premessa che, nell'ambito della svolta decoloniale, è emersa la riflessione sul concetto di post-egemonia. Questo concetto è apparso con l'obiettivo di ripensare l'egemonia gramsciana dalla prospettiva degli studi culturali e decoloniali, per mettere in discussione il rapporto tra classi dominanti e dominate. Questo articolo approfondisce le influenze filosofiche della post-egemonia, esplorando attraverso una revisione ermeneutico-ricostruttiva e la metodologia dell'analisi concettuale, l'amalgama di influenze della filosofia politica contemporanea che mettono in discussione i canali della politica nel quadro dello Stato-nazione e che pongono la figura della subalternità al centro della riflessione, strutturando la ricerca che deriva da questo concetto. Questo articolo fornisce un'analisi della capacità emancipatoria della post-egemonia nel suo carattere epistemologico e teorico, e conclude alcune lezioni sull'esplorazione concettuale che gli studi latinoamericani intraprendono nell'affrontare la realtà postcoloniale e la trasformazione della vita politica nel subcontinente, con l'obiettivo principale di chiarire le idiosincrasie teoriche rappresentate dal quadro filosofico della postcolonialità e la sua relazione con la capacità di sovversione di fronte al capitalismo e all'eurocentrismo.