Lo Stato Sociale ha fallito?
dal malcontento dei cittadini alla possibilità di un'immaginazione istituzionale
DOI:
https://doi.org/10.1344/astrolabio.v1i29.47978Parole chiave:
Immaginazione istituzionale, Filosofia dello Stato, Malesseri, Sperimentalismo democratico, Stato SocialeAbstract
Questo saggio si propone di esaminare se il progetto dello Stato Sociale sia fallito e come questo apparente fallimento sia intrinsecamente legato all'aumento del malessere cittadino. Tracciando le radici storiche dello Stato di Diritto e la sua evoluzione nello Stato Sociale, evidenziamo come il crescente divario tra le grandi promesse e il loro limitato adempimento abbia alimentato il malessere diffuso. Lo Stato Sociale sembra essersi trasformato in uno Stato del Malessere, segnato da un doppio fallimento istituzionale: l'incapacità di universalizzare le sue promesse e la mancanza di risposte politiche al malessere cittadino causato da questa prima incapacità. Ciò che prima era considerato un desiderio sociale collettivo è stato (iper)individualizzato in un mondo "turboglobalizzato", invertendo la relazione tradizionale in cui il miglioramento pubblico aveva la capacità di influire positivamente sulla vita privata. Ora, la responsabilità dei governi resta giustificata, poiché il trasferimento di potere attraverso elezioni democratiche implica intrinsecamente la condizione di rendere conto. Tuttavia, la democrazia da sola sembra incapace di risolvere queste crisi, specialmente quando si tratta dei noti populismi che attuano le cosiddette politiche del disorientamento. Anche le strutture istituzionali tradizionali e le divisioni di potere falliscono, poiché la crisi della democrazia liberale trascende i confini nazionali, diventando un dilemma occidentale condiviso. Questo scenario presenta un paradosso: mentre la democrazia liberale lotta contro i suoi problemi autogenerati, l'abbandono dei suoi valori fondamentali genera il rischio di tirannia. Come possiamo risolvere la lacuna democratica senza smettere di essere democratici? Riteniamo che una Filosofia dello Stato all'avanguardia, basata sulla (ri)immaginazione istituzionale e sulla ricostruzione dei fondamenti politici e concettuali del potere, offra una via praticabile per affrontare questi ostacoli e concepire soluzioni efficaci.
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