L’‘epitafio’ di Argo. Osservazioni sul lessico funerario in Hom. Od. 17.291-327
DOI:
https://doi.org/10.1344/AFAM2020.10.1.2Palabras clave:
Odissea, Omero, epica, epigramma, epitafio, linguaggio funerarioResumen
Il contributo formula alcune riflessioni sul rapporto tra linguaggio omerico ed epigrammatico in Hom. Od. 17.291-327, l’episodio del riconoscimento di Odisseo da parte del cane Argo. Nei luoghi analizzati, la dizione omerica sembra essere debitrice di tradizionali formulari espressivi funerari e influenzare a sua volta alcuni carmi epigrafici di epoca successiva. Un’attenzione particolare viene dedicata a due passaggi significativi. Al v. 312 il cane è presentato come il sema vivente del padrone, mentre riguardo ai vv. 326-327 si avanza l’ipotesi che potessero essere percepiti dai fruitori come un ‘epitafio orale’ di Argo: vi si riconoscono un uso del verbo ἰδεῖν simile a quello reperibile in numerosi epigrammi funerari e altri elementi tematici e formali caratteristici delle iscrizioni tombali, analizzati nello studio.Descargas
Publicado
2020-07-28
Cómo citar
Franceschini, A. «L’‘epitafio’ Di Argo. Osservazioni Sul Lessico Funerario in Hom. Od. 17.291-327». Anuari De Filologia. Antiqua Et Mediaeualia, vol. 1, n.º 10, julio de 2020, pp. 20-36, doi:10.1344/AFAM2020.10.1.2.
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