IL PAESAGGIO SUBTERRESTRE DI CALVINO COME CRONOTOPO GEOLOGICO E LUOGO DELL’IO

Autores

DOI:

https://doi.org/10.1344/AFLC2024.14.9

Palavras-chave:

subterrestre, vulcani, cronotopo, geografia interiore, geologia

Resumo

Partendo dall’analisi del racconto cosmicomico Il cielo di pietra, in cui il protagonista Qfwfq discende nelle viscere della Terra, è possibile comprendere in termini bachtiniani come il cronotopo del subterrestre si sviluppi nella poetica calviniana e si declini in altre caratteristiche paesaggistiche creando un filo di continuità tra natura del sottosuolo e geografia interiore dell’io. In Dall’opaco, l’idea di subterrestre - inteso come mondo alla rovescia e regno del «negativo»  - coincide con il paesaggio dell'io che scrive. Sottosuolo, vulcani e voragini, oltre a corredare l’immaginario paesaggistico di Calvino, si collegano implicitamente all’atto della scrittura: è necessario attingere in modo "schizofrenico" alle doti saturnine e vulcaniane, proprie degli oscuri regni primordiali. La stratificazione geologica del subterrestre rappresenta - sia in senso ecocritico che psicanalitico - una mappa per interrogarsi sulla geografia dell’io che richiama freudianamente «un'idea geologica e verticale di psicologia del profondo, fatta di strati sovrapposti».

Publicado

2024-12-31

Como Citar

Latini, G. (2024). IL PAESAGGIO SUBTERRESTRE DI CALVINO COME CRONOTOPO GEOLOGICO E LUOGO DELL’IO. Anuari De Filologia. Literatures Contemporànies, (14), 137–151. https://doi.org/10.1344/AFLC2024.14.9

Edição

Seção

DOSSIER: ITALO CALVINO DECLINAT