«Por qué se escribe»: Zambrano e il bordo della fenditura

Autori

DOI:

https://doi.org/10.1344/Aurora2024.25.4

Parole chiave:

Zambrano, scrittura, solitudine, parola, frammento

Abstract

Partendo dall’analisi del saggio giovanile "Por qué se escribe" (1934), l’articolo intende indagare la scrittura zambraniana, mostrando come attorno ad essa gravitino e si agglutinino questioni esplicitamente percorse e ripercorse dal suo pensiero — si vedano la passivité, la solitudine, il vuoto, la parola come agente creatore — e questioni meno esplicite e meno insistite ma nondimeno interessanti e stimolanti — si vedano l’impersonale e l’identificazione come gesto agito e subito di fenditura interna/esterna al sé. 

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Pubblicato

2024-02-15

Come citare

Mignucci, V. (2024). «Por qué se escribe»: Zambrano e il bordo della fenditura. Aurora. Papeles Del Seminario María Zambrano, (25), 56–66. https://doi.org/10.1344/Aurora2024.25.4