Forms of censorship in Italy in the second half of the twentieth century

Authors

DOI:

https://doi.org/10.1344/segleXX2023.16.6

Keywords:

Censorship; Cultural Policy; Christian Democrats; Mass Entertainment; Cold War

Abstract

This article analyzes the evolution of censorship in Italy after the Second World War, through the study of the legislation produced between 1943 and 2017. Particular attention will be given to the years from 1948 to 1962, a period characterized by greater continuity in the censorship action compared to the previous fascist regime. Afterwards, starting from the approval of the law n. 161/1962, the censorship action slowly changes sign. The end of the most acute phase of the Cold War, together with the advent of mass cultural consumption, favor a different use of censorship by the Christian Democrats. On the one hand, there is a relaxation of the repressive action; on the other, censorship becomes a piece of a more ambitious cultural policy. Starting in the 1960s, the DC will thus be able to exploit the modernization of cultural consumption while maintaining a relationship with the more traditional Catholic message, in a line of continuity with a vision of culture in a pedagogical and moralizing key.

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Author Biographies

Alessandro Barile, Istituto di Studi Politici “S. Pio V”

Storico e sociologo, dirige l’area di ricerca «Territorio e società» presso l’Istituto di Studi Politici «S. Pio V» di Roma. Svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Sapienza Università di Roma. Si occupa di storia del movimento operaio dell’Ottocento e del Novecento, in particolare di storia del comunismo italiano, del PCI e dei movimenti della nuova sinistra dagli anni sessanta alla fine del XX secolo, nonché dei fenomeni politici populisti. Si occupa anche di sociologia urbana, studiando le trasformazioni e la crisi della «città globale». Tra le più recenti monografie, si segnalano Dopo la gentrificazione (Derive Approdi 2023) e Rossana Rossanda e il Pci (Carocci 2023).

Flavia Erbosi, Sapienza Università di Roma

Assegnista di ricerca presso il dipartimento di Lettere e culture moderne di Sapienza Università di Roma (progetto: Censura in Italia: trascrizione ed edizione di documenti d’archivio). Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italianistica presso la medesima università, dove ha discusso una tesi dal titolo Lo specchio infranto. Il teatro di Vitaliano Brancati e Giovanni Testori alle prese con la censura (1944-1962) (tesi premiata nella IV edizione del Premio Giovanni Testori, 2023). Per la laurea magistrale ha approntato l’edizione commentata del carteggio tra Giorgio Bassani e Attilio Bertolucci (relatrice prof.ssa S. Gentili, correlatrice prof.ssa P. Italia). Oggetto delle sue ricerche, condotte perlopiù a partire dallo studio di documenti d’archivio, sono la storia della censura, il rapporto tra storia e letteratura
e la figura di alcuni autori italiani del secondo Novecento (in particolare Bassani, Bertolucci, Brancati e Testori).

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Published

2024-02-12

How to Cite

Barile, A., & Erbosi, F. (2024). Forms of censorship in Italy in the second half of the twentieth century. Segle XX, Revista Catalana d’Història, (16), 116–134. https://doi.org/10.1344/segleXX2023.16.6

Issue

Section

Researches and essays